Zanella e Leopardi

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“Zanella e Leopardi” rappresenta il risultato di una lunga ricerca intrapresa dal prof. Gianni Giolo, autore di saggi assai apprezzati sulla letteratura italiana e profondo conoscitore di entrambi i letterati. Il libro non mette i due “Giacomo” a confronto diretto, dato che ebbero storie difficilmente paragonabili, ma si sofferma sul pensiero del primo nei confronti del poeta di Recanati. Uomo di chiesa, nella sua “Storia della letteratura” lo Zanella dimostrò di apprezzare maggiormente gli autori credenti rispetto ai non credenti, ma di fronte al genio di Leopardi egli non poté che diventarne un appassionato ammiratore e un divulgatore della sua opera, all’epoca poco apprezzata. Lo Zanella si dispiace che Leopardi abbia percorso l’itinerario inverso del Manzoni e del Pellico, che dallo scetticismo passarono alla fede, mentre per il poeta recanatese avvenne il contrario, ma ciò non gli impedisce di mettere in luce l’immensa creatività e il cuore ardente dell’infelice poeta. Dal saggio di Giolo emerge chiaramente la comprensione dello Zanella per chi non ha avuto il dono della fede e per chi, come Leopardi, se ne è allontanato, rimanendo comunque profondamente permeato di spiritualità. Zanella e Leopardi di Gianni Giolo Inserito nel progetto di valorizzazione della figura di Giacomo Zanella, curato dal Comune di Monticello Conte Otto, il libro “Zanella e Leopardi” rappresenta il risultato di una lunga ricerca intrapresa dal prof. Gianni Giolo, autore di saggi assai apprezzati sulla letteratura italiana e profondo conoscitore di entrambi i letterati. Il libro non mette i due “Giacomo” a confronto diretto, dato che ebbero storie difficilmente paragonabili, ma si sofferma sul pensiero del primo nei confronti del poeta di Recanati. Uomo di chiesa, nella sua “Storia della letteratura” lo Zanella dimostrò di apprezzare maggiormente gli autori credenti rispetto ai non credenti, ma di fronte al genio di Leopardi egli non poté che diventarne un appassionato ammiratore e un divulgatore della sua opera, all’epoca poco apprezzata. Lo Zanella si dispiace che Leopardi abbia percorso l’itinerario inverso del Manzoni e del Pellico, che dallo scetticismo passarono alla fede, mentre per il poeta recanatese avvenne il contrario, ma ciò non gli impedisce di mettere in luce l’ immensa creatività e il cuore ardente dell’infelice poeta. Dal saggio di Giolo emerge chiaramente la comprensione dello Zanella per chi non ha avuto il dono della fede e per chi, come Leopardi, se ne è allontanato, rimanendo comunque profondamente permeato di spiritualità.
(Recensione di Giulia Matteazzi)

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Informazioni aggiuntive

Autore

Gianni Giolo

Anno

2012

Pagine

182

Formato

13,5 x 20 cm.

ISBN

978-88-8449-560

Editore

Editrice Veneta