Località, città, itinerari, ville, chiese, monumenti e luoghi vissuti, evocati e amati da Giacomo Zanella.
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CHIAMPO
⓵ – La casa natale
“Campus me genuit, Vicentia blande recepit; / Asticulus tenuit parvaque frugi domus. / Italiae docui iuvenes Patavique dilectos; / Italiam cecini, cuncta creata, deum”.
Maria Luisa Gambato da “Per Chiampo nostalgia e poesia” di Italo Francesco Baldo (Il SIleno Edizioni 2020)
(Chiampo mi generò, con amore Vicenza mi accolse; /l’Astichello mi avvinse, e una piccola casa modesta. / Ai cari giovani d’Italia e di Padova ho insegnato; / cantai l’Italia, tutte le creature, Iddio.)
Nella via che oggi porta il suo nome al numero civico 56, all’epoca “contrà dal Pozzo”, sorge la casa dove il 9 settembre 1820 alle ore 12 pomeridiane, nacque Giacomo Zanella, figlio di Adriano e Laura Beretta di Schio.
“Il padre ha 39 anni e nell’atto di nascita dichiara la sua condizione: casolino. La madre ha 25 anni , di condizione: donna di casa.
Il bambino Giacomo viene battezzato il 12 settembre nella chiesa parrocchiale di Chiampo.”
(da “Giacomo Zanella uno di noi” di Antonella Burrini e Antonio Scavazza – Chiampo 2021).
Visse fino all’età di nove anni nel paese, avvicinandosi alla formazione scolastica e al latino attraverso l’aiuto del pievano don Pietro Grendene.
⓶ – Parrocchia di Santa Maria Assunta e San Martino
Edificata intorno alla metà del ‘400 e poi restaurata e rifinita fra il ‘700 e l’800, l’attuale chiesa fu costruita su progetto dell’architetto Antonio Piovene e fu ultimata nel 1845.
L’esterno della Chiesa è stato arricchito negli ultimi anni di un portico con colonne e di una fontana in pietra.
Giacomo Zanella viene qui battezzato il 12 settembre 1820.
“Il battesimo non viene somministrato dall’arciprete don Carlo dall’Alba, come da consuetudine, ma bensì da don Francesco Balestro, parroco di Nogarole, de licentia.”
(da “Giacomo Zanella uno di noi” di Antonella Burrini e Antonio Scavazza – Chiampo 2021).
⓷ – Casa della dottrina
Sulla parete esterna della Casa della dottrina (sulla destra della chiesa parrocchiale oltre la strada), è collocata una lapide con un busto in bronzo posto nel 1988, centenario della morte del poeta.
⓸ – Biblioteca Civica
La Biblioteca Civica intitolata a Giacomo Zanella, in piazza Giacomo Zanella 28, risale alla fine dell’Ottocento, in stile Umbertino. Fino agli anni ’70 del Novecento ha ospitato le scuole elementari, intitolate a Giacomo Zanella. In seguito nelle sue sale ha preso posto la Scuola d’Arte Figurativa e l’attuale biblioteca.
Il logo della biblioteca è una conchiglia, in omaggio al nostro poeta.
All’interno della biblioteca civica è degno di nota, appena sulla destra, un busto in gesso di Giacomo Zanella, realizzato dalla Scuola d’Arte e Mestieri del Maestro Giovanni Fontana.
⓹ – Scuola Primaria
La Scuola Primaria intitolata a Giacomo Zanella, in via Tommaso dal Molin 42, presenta sulla sinistra dell’edificio un monumento a forma di conchiglia stilizzata e un busto in bronzo, anche questi collocati nel 1988, anno del centenario dalla morte del poeta.
Da segnalare, poco distante, anche la Scuola Materna Giacomo Zanella in via Biolo Bonifacio 42.
⓺ – Santuario della Pieve di Chiampo
La Pieve di Chiampo, oggi Santuario costruito nel 1962 con annesso il convento S. Maria della Pieve dei RR. Padri Francescani, si trova in via Pieve 170 e ospita la statua della “Madonna con bambino” a cui Giacomo Zanella dedicò una famosa ode nel 1863.
Già dal 1935 le venne affiancata la Grotta di Lourdes voluta dal Beato Riccardo Granzotto (fra Claudio) a cui nel 2021 è stata dedicata, sempre in loco, una nuova chiesa di moderna costruzione e la spettacolare e suggestiva Via Crucis inaugurata nel 1989.
VICENZA
⓵ – Seminario Vescovile
Il primo novembre 1829, all’età di nove anni, il piccolo Giacomo viene portato dal padre Adriano a Vicenza per prepararsi alla frequenza del ginnasio e poter sviluppare le naturali tendenze d’intelligenza, volontà e fede manifestate negli anni scolastici.
All’alba di quel giorno Giacomo sale sul carro del padre per avviarsi a quella che sarà la sua nuova vita, lasciandosi alle spalle la nostalgia della spensierata libertà dell’infanzia.
Lo accompagna un cardellino, il suo prediletto, simbolo della vita paesana gentile e ingenua.
Io dentro picciol borgo, in erma valle
Da “A Fedele Lampertico” – 1868
Cui fan le digradanti alpi corona,
Vissi oscuri i miei dì, finchè novenne
Alla città mi trasse il mio buon padre
A dibucciar la prima scorza. Il giorno
Era de’ Morti. I flebili rintocchi
Della campana all’attristato core
Crescean tristezza. Mal celando il pianto,
Nell’usato cortil co’ vecchi amici
Sull’imbrunir venuti a salutarmi
Giocai l’ultima volta. Un cardellino,
Mio compagno d’esiglio, innanzi all’alba
Cantarellando mi destò: del mondo
Al paro conoscenti entrammo in via.
Nel 1831 inizia la frequenza del Regio Municipale Ginnasio liceale all’interno del Seminario vescovile di Vicenza dove prosegue gli studi e, nel 1843, viene consacrato sacerdote.
Subito dopo l’ordinazione sacerdotale inizia la sua carriera di insegnante nel Seminario stesso e, in seguito, nei Licei veneti di Venezia, Vicenza, Padova e all’Università di Padova della quale è anche Magnifico Rettore, come vedremo nella scheda dedicata a questa città.
Da segnalare l’importante Biblioteca del Seminario vescovile dove sono presenti ben 64 opere inviate a Giacomo Zanella da tantissime città e cittadine da illustri e meno illustri studiosi, scrittori, saggisti e poeti non solo dalla città berica, ma da tutta Italia.
Altro pregio di questo luogo tanto caro al poeta è la presenza di tre opere d’arte, due busti e una statua, di cui abbiamo parlato in maniera approfondita in questo articolo.