Il nostro poeta celebra la festa della Vergine Maria con un ode del 1855.
La Voce del Sileno di Italo Francesco Baldo
Nuova serie – Anno I, n. 12 – 8 dicembre 2021
A Maria
O Madre de’credenti, a cui d’incenso
In questo giorno fumano gli altari
Per quanti continenti il fiume immenso
Cinge de’ mari
Non è spenta, non è l’avita Fede
Nella dolente Europa; in sulla Dora,
Come sul Manzanare anco si crede,
Anco si adora.
Vedi: al bramato sol della tua festa,
Stanca dell’ansie e dell’acerba guerra,
Che le insanguina il seno, ecco si desta
Tutta la terra.
E volta al Vaticano adora il soglio,
Che senza macchia Te gridò concetta,
Te prima dopo Dio, te nostro orgoglio,
O Benedetta.
Su noi splendi, Divina, e pace insegna
Al secol fremente; in un sol core
Lega le sparse naziioni e regna
Madre di amore.
O tra le figlie dell’antico Adamo,
Maria, la più vezzosa e la più santa;
Immacolato fiore, integro ramo
D’infetta pianta,
Fra noi discendi: visita appiè della pendice,
Ove di Fortunato il fral si accoglie
E di Felice.
Vieni: al tuo piede questi luoghi ignoti,
O Vergine, non son; ché su’ vicini
Berici colli ognor Tu scendi ai voti
De’ Vicentini.
Qui T’imploriamo. O venerata e cara
Regina degli afflitti, asciuga il pianto
Dagli occhi de’ tuoi figli, e li ripara
Ove di Fortunato il fral si accoglie
Sotto il tuo manto.
Maria ! Dolce la vita a chi Ti onora,
Sia pur dell’ire di fortuna oppresso;
Dolce la morte, se nell’ultima ora
Gli siedi appresso.
Giacomo Zanella
![](https://i0.wp.com/www.giacomozanella.it/wp-content/uploads/2021/12/MARIA.jpg?resize=580%2C275&ssl=1)
Poesia scritta in occasione “Festeggiandosi col solenne Triduo La dogmatica definizione dell’Immacolato Concepimento di Maria Vergine nella Chiesa Parrocchiale de ’SS. Felice e Fortunato“, Padova, Tip. del Seminario 1856.
Il dogma fu proclamato a papa Pio IX l’8 dicembre 1855 con la bolla Ineffabilis Deus.